domenica 12 marzo 2017

Un caffè a Monmartre con Rabelais e i giovani artisti


Ciao, come va? Io sono ancora a Parigi, con un tiepido sole che preannuncia primavera mi sono ritrovato in un Café a Montmartre, con l’immancabile Blondes tra le labbra e Gargantua e Pantagruele di François Rabelais tra le mani. Ti riporto una piccola citazione:

Un bel giorno trovai Panurge un po' scornato e taciturno, e sospettai facilmente che non avesse denari; per cui gli dissi:

-       Panurge, voi non state bene, lo vedo dalla vostra fisionomia, e indovino anche il male: avete un bel flusso di borsa; ma non vi date pensiero, ho qui sei soldi e un po' di moneta che non conoscono né padre né madre, e che non vi mancheranno mai, come lo scolo, in caso di necessità.

E lui mi rispose:

-       Merda ai denari! Un giorno o l’altro ne avrò anche di troppo: perché ho qui una pietra filosofale che mi attira il denaro dalle borse come la calamita attira il ferro.

Mi sono venuti alla mente i giovani (e non solo) scrittori che pensano di avere tra le mani la pietra filosofale dell’editoria e sono convinti che la loro opera, spesso la prima, un giorno li farà diventare ricchi e famosi. Ordunque, con il cinismo dei capelli bianchi, mi scappa un sorrido. Un sorriso dolce perché è giusto che facciano le loro esperienze e prendano le sportellate in faccia (evitate solo self-publishing ed editori a pagamento). Un sorriso d’invidia perché non ho più le loro forze ed energie e tutto sommato fare la cortigiana non mi dispiace. Un sorriso di… no questo non posso dirlo non ora, non qui…

Mi permetto solo un suggerimento, i consigli li lascio a quanti sono saggi, sognate, sognate sempre e più forte che potete, credete in voi stessi/e, ma non dimenticate mai che il la scrittura è un lavoro e come ogni lavoro, soprattutto artigianale richiede amore, cura, dedizione, impegno, fatica e sudore.

Vostro

Wolf Inkless
 
 

 

Immagine presa dalla rete

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