Ciao, come va? Io sono ancora a Parigi, con un tiepido sole
che preannuncia primavera mi sono ritrovato in un Café a Montmartre, con l’immancabile Blondes
tra le labbra e Gargantua e Pantagruele
di François Rabelais tra le mani. Ti riporto una piccola citazione:
Un bel giorno trovai Panurge un po' scornato e taciturno, e
sospettai facilmente che non avesse denari; per cui gli dissi:
-
Panurge, voi non state bene, lo vedo dalla
vostra fisionomia, e indovino anche il male: avete un bel flusso di borsa; ma
non vi date pensiero, ho qui sei soldi e un po' di moneta che non conoscono né
padre né madre, e che non vi mancheranno mai, come lo scolo, in caso di
necessità.
E lui mi rispose:
-
Merda ai denari! Un giorno o l’altro ne avrò
anche di troppo: perché ho qui una pietra filosofale che mi attira il denaro
dalle borse come la calamita attira il ferro.
Mi sono venuti alla mente i giovani (e non solo) scrittori
che pensano di avere tra le mani la pietra filosofale dell’editoria e sono
convinti che la loro opera, spesso la prima, un giorno li farà diventare ricchi
e famosi. Ordunque, con il cinismo dei capelli bianchi, mi scappa un sorrido. Un
sorriso dolce perché è giusto che facciano le loro esperienze e prendano le
sportellate in faccia (evitate solo self-publishing ed editori a pagamento). Un
sorriso d’invidia perché non ho più le loro forze ed energie e tutto sommato
fare la cortigiana non mi dispiace. Un sorriso di… no questo non posso dirlo
non ora, non qui…
Mi permetto solo un suggerimento, i consigli li lascio a
quanti sono saggi, sognate, sognate sempre e più forte che potete, credete in
voi stessi/e, ma non dimenticate mai che il la scrittura è un lavoro e come
ogni lavoro, soprattutto artigianale richiede amore, cura, dedizione, impegno,
fatica e sudore.
Vostro
Wolf Inkless
Immagine presa dalla rete
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